C’è Melissa. 16 anni. Giovane ragazza figlia di questa terra. Nostra coetanea speranzosa nel futuro. Poi c’è la sua immagine sorridente e intanto il dolore che trapela nei nostri occhi, nei nostri cuori. Il dolore di chi sa che qualcuno ha ucciso Melissa. Quel dolore che scuote, che stira ogni nervo del nostro corpo. Un dolore che pensavamo non fosse possibile riprovare perchè appartenente agli angoli più bui e tristi della storia della nostra Italia.
Poi c’è il nome di una scuola a Brindisi che porta su di se il simbolo del sacrificio di chi ha dato la vita per costruire un paese migliore.
E’ stata fatta scoppiare una bomba proprio li. Proprio davanti all’ingresso di una scuola pugliese.
Il cordoglio è grande e le indagini accerteranno le responsabilità di chi vigliaccamente ha premeditato un atto barbarico di tale violenza a danno della nostra generazione. Perchè Melissa siamo tutti noi: è bene dirlo con forza e coraggio. Nessuno è escluso.
Hanno colpito Brindisi, hanno colpito la Puglia, hanno colpito tutti noi.
Ma sopratutto si è voluto colpire una scuola e gli studenti perchè rappresentano il futuro della nostra terra e di tutta l’Italia. Questo è un fatto che deve far riflettere e deve farci reagire senza se e senza ma.
Sopratutto, io credo, debbano riflettere coloro che si indignano, si costernano, magari piangono e poi nei fatti organizzano lo smantellamento della scuola pubblica.
Non attaccare la scuola pubblica significa non attaccarla mai, con nessun tipo di atto che ne depotenzi la struttura capace ancora di educare alla libertà e alla legalità.
Dalla nostra Puglia deve partire un urlo forte. Un urlo che deve divampare in ogni angolo per dire insieme che la scuola è il primo tassello per costruire la cultura della legalità e la lotta verso ogni forma di mafia, illegalità e violenza.
Lo ha detto in piazza anche Don Ciotti: ci vuole una scatto da parte di tutti noi, anche del mondo politico. Perchè la lotta alle mafie si fa a Roma e sui territori.
Ovunque stanno nascendo spontaneamente aggregazioni di cittadini, mobilitazioni, presidi.
Questo ci indica che c’è un terreno fertile di cittadinanza attiva che è pronta a difendere la bellezza. Perchè di questo si tratta.
Dobbiamo continuare senza arrenderci. Bisogna farlo in ogni aula di ogni scuola, in ogni associazione, con ogni mezzo.
Difronte al dolore e alla violenza bisogna rispondere con il coraggio della bellezza.
Oggi in piazza a Brindisi c’era tanta sofferenza che abbiamo il dovere di tradurre in propositività e in fatti concreti per colpire chi compie gesti infami come quello che ha ucciso Melissa.
Con forza è il momento di dire insieme: e adesso ammazzateci tutti!
Vito Ballarino